Pronti per il XIV CercleS

Posted on Posted in Diario di bordo

Duecento tra docenti, esperti e studiosi internazionali prenderanno parte alla XIV Conferenzacla5web internazionale CercleS il 22 – 23 – 24 settembre, un evento itinerante che approda all’università di Arcavacata dopo diciotto anni di assenza dall’Italia. La Confederazione europea dei centri linguistici nell’istruzione superiore realizza un momento di ritrovo e di ricerca ogni due anni, la partecipazione agli stessi è motivo di crescita e di aggiornamento e ha delle ricadute importanti sui metodi di insegnamento. «Il CercleS è un evento che propone nuove prospettive per lo studio e l’insegnamento delle lingue straniere – spiega Carmen Argondizzo, presidente Cla Unical – per noi, come Unical e come Comitato Organizzatore del Cla è un momento di scambio importante per far capire da dove siamo partiti, e dare mostra di ciò che il campus di Arcavacata, Cosenza e la Calabria hanno da offrire. Questo XIV Cercles – conclude Argondizzo – sarà un’opportunità sia per noi che per tutti gli ospiti». Il calendario della tre giorni di eventi è molto fitto: dibattiti e tavole rotonde coinvolgeranno tutti i partecipanti, mentre le sessioni plenarie saranno a cura di Manuel Célio Conceição, Presidente dello European Language Council, professore presso l’Università di Algarve e David Little, ex Presidente CercleS e professore presso il Trinity College di Dublino. Tuttavia gli ospiti non vedranno soltanto le aule in cui si terranno le lectio, ma avranno modo di visitare i punti di interesse del campus di Arcavacata: l’Orto Botanico, la biblioteca, il teatro auditorium, oltre che scorci caratteristici della città di Cosenza. Ad accogliere i partecipanti i saluti del rettore Gino Mirocle Crisci, della Presidente CercleS, Gillian Mansfield, della presidente del centro linguistico d’ateneo, Carmen Argondizzo. Originale ed emozionante il momento che sarà interpretato dai bambini del polo dell’infanzia di ateneo che prenderanno parte ai saluti inaugurali dando il loro benvenuto alla platea, ciascuno in una lingua diversa. Una scelta significativa all’interno di un contesto che vuole indirizzare l’insegnamento delle lingue anche sottolineando l’importanza dell’apertura verso altre culture come trampolino di lancio per una società capace di vivere in armonia nella diversità, un impegno di oggi per le generazioni di domani.