Proseguono gli appuntamenti #CercleS tra lectio e tavole rotonde. I participants si sono ormai ambientati e procedono speditamente da un incontro a un altro per cercare di prendere il più possibile da questa tre giorni di studio e di ricerca che si sta tenendo all’Università della Calabria, grazie all’impegno del Comitato Organizzatore Cla Unical.

La Conferenza Europea dei centri linguistici è uno dei momenti più belli che si possono vivere per chi insegna per mestiere e ha voglia di misurarsi e di dare sempre il massimo ai suoi allievi e imporre profondità ai suoi studi. il #CercleS organizzato all’ #Unical in questi giorni vuole rendere centrale la creatività come fulcro di un insegnamento più attivo e partecipato.

Tanti gli strumenti messi a disposizione dal Comitato Organizzatore per questo #CercleS2016, tra gli altri anche un profilo Twitter ( @CercleS_2016 ) che sta raccogliendo umori di speakers e participans, oltre ad essere costantemente aggiornato con curiosità, foto in tempo reale e rassegna stampa. C’è stato, infatti, un grande interesse da parte dei media locali e non solo per l’evento #CercleS_2016 all’Università della Calabria.

Nel pomeriggio la conferenza ha lasciato l’Unical per trasferirsi al Castello Normanno Svevo di Cosenza. Un modo per integrare il territorio con l’iniziativa internazionale e dare modo a tutti gli ospiti internazionali di godere di una delle bellezze del posto.

I focus group hanno animato le sale del Castello Svevo che domina da un’altura la città di Cosenza. Gli ospiti hanno avuto modo di ambientarsi e di visitare le struttura, dal giardino al terrazzo con il suggestivo affaccio sulla città.

Non solo studio, ma anche relax e una friendly competition tra gli speakers che sono stati “votati” in base al gusto e alla preferenza, con voto segreto dai participants.

La serata ha trasformato il castello nella location ideale in cui festeggiare amicizie nate e ritrovate, proficue collaborazioni future e momenti di relax.

Duecento tra docenti, esperti e studiosi internazionali prenderanno parte alla XIV Conferenza internazionale CercleS il 22 – 23 – 24 settembre, un evento itinerante che approda all’università di Arcavacata dopo diciotto anni di assenza dall’Italia. La Confederazione europea dei centri linguistici nell’istruzione superiore realizza un momento di ritrovo e di ricerca ogni due anni, la partecipazione agli stessi è motivo di crescita e di aggiornamento e ha delle ricadute importanti sui metodi di insegnamento. «Il CercleS è un evento che propone nuove prospettive per lo studio e l’insegnamento delle lingue straniere – spiega Carmen Argondizzo, presidente Cla Unical – per noi, come Unical e come Comitato Organizzatore del Cla è un momento di scambio importante per far capire da dove siamo partiti, e dare mostra di ciò che il campus di Arcavacata, Cosenza e la Calabria hanno da offrire. Questo XIV Cercles – conclude Argondizzo – sarà un’opportunità sia per noi che per tutti gli ospiti». Il calendario della tre giorni di eventi è molto fitto: dibattiti e tavole rotonde coinvolgeranno tutti i partecipanti, mentre le sessioni plenarie saranno a cura di Manuel Célio Conceição, Presidente dello European Language Council, professore presso l’Università di Algarve e David Little, ex Presidente CercleS e professore presso il Trinity College di Dublino. Tuttavia gli ospiti non vedranno soltanto le aule in cui si terranno le lectio, ma avranno modo di visitare i punti di interesse del campus di Arcavacata: l’Orto Botanico, la biblioteca, il teatro auditorium, oltre che scorci caratteristici della città di Cosenza. Ad accogliere i partecipanti i saluti del rettore Gino Mirocle Crisci, della Presidente CercleS, Gillian Mansfield, della presidente del centro linguistico d’ateneo, Carmen Argondizzo. Originale ed emozionante il momento che sarà interpretato dai bambini del polo dell’infanzia di ateneo che prenderanno parte ai saluti inaugurali dando il loro benvenuto alla platea, ciascuno in una lingua diversa. Una scelta significativa all’interno di un contesto che vuole indirizzare l’insegnamento delle lingue anche sottolineando l’importanza dell’apertura verso altre culture come trampolino di lancio per una società capace di vivere in armonia nella diversità, un impegno di oggi per le generazioni di domani.